Ki-no-renma letteralmente significa: “forgiare la propria energia vitale”.
Il termine “renma” è usato in Giappone per indicare l’arte della forgiatura delle spade, che avviene attraverso un lungo lavoro, lento e ripetuto di sovrapposizione di diversi strati di metallo. La parola “ki” (“prana” in sanscrito, “ch’i” in cinese) rappresenta l’energia vitale che sottostà al metabolismo, alla sopravvivenza e all’espressione mentale, emotiva e spirituale dell’essere umano.
Il ki non va inteso come una semplice energia materiale, simile all’elettricità, ma piuttosto come una forza sottile, dotata di intelligenza, amore e volontà. Nel corpo umano il ki scorre all’interno del sistema nervoso e di particolari canali definiti “meridiani”. Durante la pratica del ki-no-renma, si cerca di entrare in contatto, di assorbire, assimilare e far circolare in noi questa forza, che è contemporaneamente personale e universale.
Quindi il ki-no-renma è l’insieme degli insegnamenti relativi alle tecniche di respirazione, concentrazione e meditazione per la pratica dell’aikido.
Senza la conoscenza e la pratica del ki-no-renma, le tecniche dell’aikido mancano della loro sostanza e restano semplici esercizi fisici.
Il ki-no-renma è tuttavia un’ottima pratica anche per coloro che, sebbene non interessati all’aikido, cercano le basi filosofiche ed esperienziali per una propria crescita spirituale ed un incremento della energia vitale. Questo insieme di tecniche può essere proficuamente utilizzato nella vita quotidiana, ed in particolare in quelle attività per le quali è richiesta energia, concentrazione, calma e creatività.
Le tecniche del ki-no-renma possono essere così riassunte:
- respirazione e incremento dell’energia (kokyu, pranayama);
- concentrazione (dharana);
- apertura dei centri sottili (tanden, chakra);
- controllo dei 5 sensi (pratyahara);
- meditazione (anjodaza).
I principali obiettivi riguardano invece:
- l’incremento della propria energia vitale;
- il miglioramento della concentrazione;
- il rilassamento del corpo, che lo rende più forte;
- la riduzione dello stress;
- l’apprendimento della meditazione;
- la costruzione di una solida base interiore per la pratica dell’aikido.